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Caroto: Cosa si nasconde oltre il colore?

Di Chiara Monici e Viola Parisatto

 

Nel pomeriggio di venerdì 19 gennaio, presso il Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle, si è tenuta l’inaugurazione della Mostra Oltre Caroto. Il disegno sotto il colore, a cura di Luca Fabbri, Monica Molteni e Giulia Adami.

La direttrice dei Musei civici Francesca Rossi ha accolto il pubblico all’interno della sala Galtarossa e, insieme al curatore Luca Fabbri e il professore Valerio Terraroli, ha anticipato il tema di indagine e di ricerca presentato in mostra. Nell’esposizione i visitatori entrano a contatto con ciò che non può essere visibile a occhio nudo, ovvero tutto ciò che è oltre il colore, scoprendo i disegni sotto le opere e il processo creativo di Giovanni Caroto. Grazie ai supporti tecnologici e alle immagini in bianco e nero accostate a ogni opera è stato possibile mettere in evidenza i ripensamenti, le ridipinture e le cadute di colore, mostrando le opere da un altro punto di vista. 

Stefano Vallani, consigliere comunale, ha portato i saluti e i ringraziamenti del sindaco Damiano Tommasi.

 

E dopo una breve descrizione dei progetti di studio e di ricerca portati a termine dall’Università di Verona, dal centro Laniac e dall’Accademia di Belle Arti in collaborazione con il Museo degli Affreschi, si è proceduto ai ringraziamenti, in particolare ai lavori di analisi e ricerca eseguiti dalla prof.ssa Monica Molteni e dalla dott..ssa Giulia Adami.

 

Il percorso della mostra ha luogo all’interno della Chiesa di San Francesco al Corso, dove su pannelli espositivi sono presenti le opere indagate e le rispettive riflettografie infrarosse.

L’ultima tappa della mostra, da noi visionata per prima, è collocata all’interno della sala Galtarossa, dove un’installazione multimediale è posta sopra le sinopie realizzate da Caroto nel 1508 per la chiesa di San Girolamo al Teatro romano.

 

 

 

Sinopie 1508, Giovanni Caroto. @C.Monici

Successivamente, la direttrice e i curatori ci hanno accompagnati all’interno della chiesa di San Francesco al Corso, dove parte il percorso espositivo della mostra dedicata ai risultati di indagini non invasive sulle opere in mostra nel 2022 in Gran Guardia in occasione di Caroto e le arti, tra Mantegna e Veronese.

 

Questa mostra espone i risultati ottenuti da una serie di ricerche effettuate attraverso tecniche di indagini non invasive. La mostra è composta dalle seguenti opere: I tre arcangeli (1512-1513), Sacra famiglia, santa Elisabetta e san Giovannino (1531), Santa Caterina d’Alessandria (1525 ca.), Cristo in Pietà con la Vergine e san Giovanni evangelista (1520-24) e Madonna con il Bambino (1510-1515 ca.). Al fianco o sotto ogni opera sono presenti delle immagini in bianco e nero, ottenute tramite la tecnica della riflettografia infrarossa che permette di osservare i passaggi operativi con cui l’artista costruiva i dipinti. 

 

 

Madonna con il Bambino 1510 ca. e Madonna della farfalla 1510-1515, Giovanni Caroto, con annesse immagini in bianco e nero. @C.Monici
Tablet multimediale presente in mostra. @C.Monici

Vicino all’opera I tre arcangeli e al centro della sala sono presenti dei sistemi touch, dotati della funzione di ingrandimento e che hanno il compito di rendere più accessibili al pubblico le immagini. Questi supporti digitali presentano delle brevi didascalie che spiegano in maniera semplice i risultati rivelati dalle analisi, dalle indagini di diagnostica e permettono di approfondire la visita. 

I pannelli che ospitano le opere sono stati pensati per essere usufruiti in modo didattico chiaro e semplice, per esempio risulta molto utile il glossario con i termini tecnici, cosicché anche persone non esperte del settore sono in grado di capire ciò che l’esposizione presenta. 

 

Il percorso museale è stato realizzato con molta cura ed eleganza, adatto a ogni tipo di pubblico. Dona la possibilità di osservare le opere di Giovanni Caroto da un altro punto di vista, utilizzando anche supporti tecnologici. 

 

Si consiglia caldamente la visita della mostra ad un pubblico di appassionati e non. 

La mostra, compresa nel biglietto del Museo degli Affreschi, è aperta al pubblico fino al 7 aprile. 

Fino al 31 gennaio gli orari di apertura sono martedì e mercoledì dalle 14 alle 18 e da giovedì a domenica dalle 10 alle18. 

Dal 1 febbraio, il museo sarà aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18, con l’ultimo ingresso alle 17.30. 

 

 

 

Museo degli Affreschi ‘G.B. Cavalcaselle’ alla tomba di Giulietta

 

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