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Lucio 80: Dalla & Battisti come binomio eterno

Cr.ph. Maya Cordì

Legati indissolubilmente da un binomio alfabetico, numerico e professionale. FuoriAulaNetwork spegne le candeline per gli 80 anni di Lucio Dalla e Lucio Battisti

 

 

Di: Maya Cordì

 

 

Dal latino Lucius: “nato alle prime ore dell’alba”. Lucio che, in fondo, proviene dal termine lux “luce” ed è inevitabilmente anche “lucente”.

 

Un nome con una storia di un certo calibro alle spalle: da Seneca a Fontana, passando per Catilina. Un nome che, quel Marzo 1943, è stato attribuito con una punta di lungimiranza a quelle che oggi sono due essenze indispensabili per la Musica italiana ed estera.

 

Partire dalle radici più remote, in questa sede, non è stata una scelta casuale perché, in fin dei conti, sorge spontaneo domandarsi: “Ma oltre alle poche ore che li separano alla nascita Lucio Dalla e Lucio Battisti, non sarà forse anche qualcos’altro che li unisce? Ci sarà qualcosa di più “profondo” nascosto tra quei fili?”

 

 

Inevitabilmente sulle note di Come è profondo il mare, noi di FuoriAulaNetwork ce lo siamo chiesti e ci abbiamo riflettuto grazie alle vive voci dello storico chitarrista di Lucio Dalla, Bruno Mariani, e dell’aspirante giornalista musicale Arianna Quaia, quest’ultima conosciuta – ancora una volta per scherzo del destino – proprio in Sala Stampa Lucio Dalla durante il Festival di Sanremo 2023.

 

 

Arianna, non trovi anche tu che a legare le vite di Lucio Dalla e Lucio Battisti ci sia qualcosa di più profondo? In primis e senza ombra di dubbio, la canzone italiana, certamente… Ma qualcosa di ancora più eterno“?

 

 

“Quando nacquero a poche ore di distanza, nessuno si sarebbe mai potuto immaginare che sarebbero poi stati due capisaldi dall’immenso valore artistico e di maggior rilievo all’interno del panorama musicale italiano del passato, del presente e – mi permetto di dirlo – del futuro. Entrambi hanno saputo far coincidere parole e melodie attraverso le loro voci inconfondibili: sempre dritti al punto e senza esitazione, riuscendo a far parlare tutti e tramandando il loro messaggio in modo chiaro”.

 

 

Parole di tutti che arrivano a tutti. Forse è proprio questa la chiave con la quale Dalla e Battisti hanno sapientemente giocato per anni, mescolando sperimentazione, innovazione e ricercatezza; non a caso il secondo Lucio viene proprio definito “Il signore delle Emozioni” – non che il primo sia da meno -.

 

 

Immagino ci sia almeno un brano di Battisti che occupa un posto d’onore nel tuo cuore e nelle tue emozioni. Se dovessi sceglierne uno soltanto all’interno di tutta la sua discografia, quale sceglieresti?

 

“Può sembrar banale, ma sceglierei proprio Emozioni dall’album omonimo del 1970. Il motivo risiede nel concetto totalizzante di “emozione”, che è nucleo del brano stesso e che viene raccontato da Battisti in maniera completa: dalle emozioni belle alle più brutte; da quelle che prendono la testa, a quelle che nascono dalla pancia o dal cuore. Ho pensato a qualcosa che potesse racchiudere nel suo nucleo altre piccole numerose particelle, permettendomi così di cogliere attraverso le sue singole sfumature, tutti gli altri brani a cui sono estremamente legata”.

 

In loro due però, oltre al messaggio, c’è sempre stato un potente mezzo: l’interpretazione. Da una parte il mattatore di “Nuvolari“, mentre dall’altra lo schivo menestrello de “Il mio canto libero” che, seppur con linguaggi diversi, convergono nella maniera in cui vivono i brani che incarnano. Capolavori come Caruso, Ayrton, Prendila così, Stella di Mare, Malinconia d’Ottobre, Emozioni, Con il nastro rosa e Ancora tu, sono senz’altro vividissimi in noi proprio per la forza con la quale sono state messe al mondo e con la quale sono state prima vissute, poi tramandate.

 

 

Ad oggi sono presenti perché già modernissimi al tempo, e quindi attuali. Tanti giovani cantautori non posso fare a meno di ascoltarli. Dentro hanno inconsapevolmente le loro opere.” – Gianni Morandi

 

Per questa ricorrenza “rotonda”, come l’ha definita lo stesso Bruno Mariani, abbiamo voluto contribuire anche noi regalandovi alcune parole del compositore, arrangiatore, produttore artistico e storico chitarrista, oltre che “compagno di viaggio”, di Lucio Dalla. Durante un’intensa telefonica, sono emersi con lui ricordi, profonde riflessioni, considerazioni e curiosi aneddoti esclusivi.

 

 

Negli ultimi mesi c’era di nuovo nell’aria una ripresa della collaborazione tra Lucio e Roversi e quest’ultimo aveva dato a Lucio tre testi, che a sua volta mi aveva passato, dicendo di cominciare a scriverne le musiche. Non ti dico quanto fossi contento di esser parte di quella reunion.”Bruno Mariani

 

E’ possibile ascoltare l’intervista all’interno della clip audio sottostante.

 

FuoriAulaNetwork ringrazia chiunque abbia dato il proprio contributo per questo compleanno diverso dal solito. Lunga vita, oggi e sempre, ai due Lucio della Musica italiana. Buon ascolto.

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Intervista Bruno Mariani a cura di Maya Cordì
Intervista Bruno Mariani a cura di Maya Cordì

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