amore – Fuori Aula Network https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net Wed, 24 Jan 2024 22:06:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.2 Pensiero stupendo: Le sfumature del tradimento https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/2023/10/27/pensiero-stupendo-le-sfumature-del-tradimento/ https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/2023/10/27/pensiero-stupendo-le-sfumature-del-tradimento/#respond Fri, 27 Oct 2023 13:00:38 +0000 https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/?p=5500 Continua a leggere Pensiero stupendo: Le sfumature del tradimento]]>

di Niki Oprandi

 

 

Venerdì 20 ottobre, tra vie secondarie illuminate dalle luci dell’arena, un acceso dibattito tra lo scrittore Luca Starita e la moderatrice Rossana Valier si è fatto strada nelle poetiche sale della Società letteraria

Le note di sottofondo, comuni a tutti gli incontri del concorso, profumano della vera essenza di Verona: l’Amore.

 

Il cuore della conferenza, protagonista dell’incontro, è l’ultimo libro edito da Effequ dell’artista  dal titolo Pensiero stupendo. Un saggio sul tradimento

Nelle prossime righe si cercherà di tradurre parole e silenzi, di citare e ricucire, di riassumere e dipingere quello che è uno dei temi più conturbanti e contemporanei del nostro secolo: il tradimento.

 

 

Una parola che scivola sulle labbra di tutti e si posa tra le lenzuola, sussurrata con desiderio, sospirata con sgomento, chiamata con mille nomi o riflessa nel silenzio; una parola che sa di passato e presente, che si riflette tra le epoche, che sconvolge e viene sconvolta: adulterio.

 

Il Tradimento è un tema pungente e delicato, dolce amaro, profuma di lacrime e di piacere: Luca Starita se lo passa tra le mani, lo avvolge e rimodella, ne regola le luci e gli dà un nuovo volto. Tra le sedie della Società letteraria dilaga il turbamento, e tra il pubblico si alza spavalda qualche mano irritata: il quarto incontro di Scrivere per amore è una conferenza irrequieta, all’insegna della novità, che sconvolge e ricostruisce.

 

Le parole del giovane scrittore risuonano nell’ampia sala affrescata e disegnano tra le pagine della sua ultima opera una nuova interpretazione dell’adulterio, raccontando di un desiderio spogliato dal senso di proibito: è il pensiero di potersi esprimere al di là dei limiti sociali a essere stupendo. La decostruzione dell’esclusività della monogamia come unica forma d’amore è un procedimento lento e complesso, che trova strada in una profonda introspezione e tenta di rimuovere le spine dal concetto di tradimento: il dolore non nasce dal desiderio, che sa invece essere risorsa, trampolino di lancio e guida attraverso un percorso dentro sé stessi all’insegna della libertà. 

 

Starita parla di questo amore non ancora convenzionale e gli brillano gli occhi: sa di riuscire, attraverso la letteratura che tanto ama, a dar forma ad una voce che spesso viene messa a tacere, nascosta tra le pieghe dei vestiti, liquidata e giustificata come fantasia ma che sa invece essere reale, prendere forma e sollevare con un dito il peso di negare sé stessi.

 

 

Con il suo saggio racconta di tradimenti storici e interpretazioni classiche, del presente, ma soprattutto ci parla di futuro: di una nuova definizione di amore, più ampia, che rompe i limiti che ci hanno cresciuti e apre nuovi orizzonti. È un desiderio che non deve più essere taciuto ma che va urlato, condiviso e comunicato. L’amore libero è un patto con sé stessi e con il partner, una decisione personale che sboccia nell’accordo con l’altro e, come tale, va interpretato, spogliato da ogni ambiguità e vissuto con serenità.

 

Starita, con la sua visione sulla poligamia e le relazioni aperte, colora la passione di sfumature nuove e brillanti, dando un nome a sentimenti sussurrati e illuminando una via di fuga dal peccato più doloroso: quello di tradire sè stessi.

 

il vero tradimento non è avere un’altra persona, ma essere un’altra persona.

-anonimo

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Scrittori sì, ma di canzoni: la poesia diventa musica https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/2023/10/26/scrittori-si-ma-di-canzoni-la-poesia-diventa-musica/ https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/2023/10/26/scrittori-si-ma-di-canzoni-la-poesia-diventa-musica/#respond Thu, 26 Oct 2023 13:00:51 +0000 https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/?p=5480 Continua a leggere Scrittori sì, ma di canzoni: la poesia diventa musica]]>

di Lavinia Frattini

 

Scrivere per amore: il premio letterario tra dialoghi ed emozioni.

La città di Verona anche quest’anno è stata lo sfondo di una nuova edizione del Premio letterario Scrivere per amore dedicato ai testi di poesia e narrativa in tema di amore.

 

Si tratta di un’iniziativa che dal 1996 riveste un ruolo simile ad un festival ed accumuna appassionati di scrittura sul piano internazionale permettendo loro di incontrarsi e dialogare sull’argomento predominante: l’amore. 

Quest’anno l’evento è stato organizzato in più serate, precisamente da mercoledì 18 ottobre a domenica 22 ottobre, con la speciale serata di sabato 21 ottobre in cui è stato premiato il vincitore di questa nuova edizione 2023.

 

Nella serata di giovedì 19 ottobre, gli spazi della Società Letteraria di Verona hanno accolto le prestigiose riflessioni ed il percorso storico del noto giornalista e critico musicale Enrico de Angelis accompagnato dalla straordinaria voce della cantante ed autrice Raffaella Benetti.

 

L’evento, intitolato Scrittori sì, ma di canzoni ha permesso un dialogo tra gli interlocutori ed il pubblico basato sulla riflessione circa la possibilità di trasformare in musica e, quindi, offrire servizio orale e suscitare emozioni, a tutti quei testi che, prima d’ora, avevano carattere di poesia scritta o prosa.

 

Noi di Fuori Aula Network eravamo presenti e vi vogliamo raccontare tutte le sensazioni che l’evento ci ha suscitato.

Non sempre l’autore di un testo, di una poesia o di una prosa desidera mettere in musica ciò che scrive, ma attraverso il racconto di Enrico de Angelis, si sono condotte alcune riflessioni sul motivo per il quale alcuni scrittori hanno deciso o meno di offrire musicalità ai loro testi.

 

L’idea di dare musicalità alle parole nasce soprattutto in Francia, con i trovatori ed i trovieri per poi passare in territorio tedesco dove già dal lontano 800 e 900 si canta il liebe tedesco di Franz Schubert.

In Italia, la musicalità attribuita ai testi ha origini napoletane, dove le opere soprattutto d’amore vengono trasformate in dediche o serenate. Il padre di questa tradizione è Salvatore di Giacomo, che ha trasformato le parole, i sogni ed i sentimenti in canzoni senza risultare mai pesante o banale.

Dopo un’attenta riflessione storica, Raffaella Benetti, prima col pianoforte e poi con la chitarra acustica, ha riportato a noi spettatori, grazie alla sua voce leggera e raffinata, parecchi esempi in lingua italiana, francese e spagnola.

 

 

Tutto questo per farci capire che le parole inserite in un testo possono risuonare e suscitare qualcosa se a loro è attribuita musicalità che non si discosta dall’idea principale di quella determinata poesia o del significato che è presente dietro ad una prosa.

Con la sua voce, Benetti ha offerto diversi esempi di canzoni italiane ma quella che ha incantato di più il pubblico tanto da farlo cantare insieme a lei è stata sicuramente Quanto ti ho amato cantata da Roberto Benigni nel 2002.

Oltre alle canzoni che toccano il tema amoroso, i due protagonisti della serata hanno offerto anche una visione un po’ più drammatica e dolorosa mettendo in luce un’opera che ritrae una ninna nanna di Trilussa, intitolata La ninna nanna della guerra, dove una madre cerca di tranquillizzare il figlio dicendo a lui che la pace tornerà presto; tema molto attuale in questi giorni a causa delle molteplici e terribili guerre.

 

Si è cercato anche di scherzare con Un giudice di Fabrizio de André con il contributo di Nicola Piovani, il testo della canzone gioca sulla statura di un giudice che decide di vendicare la sua infelicità e certe “battute” sulla sua altezza attraverso il suo potere professionale.

 

La serata si è conclusa con l’artista più ‘’saccheggiato’’ – secondo Enrico de Angelis – in tema di testi (soprattutto di filastrocche trasformate in musica): Gianni Rodari attraverso l’esempio del Il cammello ed il dromedario ed in seguito Re Federico.

 

Un applauso va innanzitutto agli organizzatori di questo prestigioso premio letterario intitolato Scrivere per amore, ma soprattutto ai protagonisti degli incontri organizzati, come Enrico de Angelis per la profonda e professionale riflessione su un accurato percorso storico ed a Raffaella Benetti per aver dato musicalità, con una voce impeccabile, a tutti i testi proposti.

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La ragazza che va in sposa: l’eco degli oggetti https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/2023/10/25/la-ragazza-che-va-in-sposa-leco-degli-oggetti/ https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/2023/10/25/la-ragazza-che-va-in-sposa-leco-degli-oggetti/#respond Wed, 25 Oct 2023 13:00:48 +0000 https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/?p=5492 Continua a leggere La ragazza che va in sposa: l’eco degli oggetti]]>

di Angelo Callegaro

 

Per il ventitreesimo anno la città di Verona ha ospitato l’evento internazionale Scrivere per Amore e tra i componimenti letterari presentati è stato esposto il canzoniere intitolato La ragazza sposa di Tiziana Lo Porto; a lei è stato dedicato un incontro, curato da Miryam Scandola, giovedì 19 ottobre presso la libreria Pagina Dodici.

 

Potremmo ipotizzare che il lavoro di traduttrice di opere di autori come Bukowski e l’influenza di una madre poeta abbiano influenzato Tiziana Lo Porto alla produzione del proprio canzoniere in cui ha riordinato i propri sentimenti quotidiani.

L’esordio poetico di Lo Porto differisce da altre opere d’amore per un forte attaccamento agli oggetti, come simulacri per raccontare i sentimenti.

Per la poetessa gli oggetti, come la giacca del suo amico Bernardo, diventano sia amplificatori del desiderio di evocare i nostri cari assenti, sia catalizzatori di affetto quando siamo soli.

           Durante l’intervista, grazie alla conduttrice Miryam Scandola, sono emerse molte altre

 sfaccettature. È stata offerta al pubblico la possibilità di apprezzare ulteriori spunti di riflessione sul verso poetico di Lo Porto come, afferma l’autrice stessa, la sua “etica della parola”: l’applicazione di una scrittura ermetica attraverso un lessico che sia ordinario ma al tempo stesso ricercato, al fine di essere emblematico per descrivere una situazione o un sentimento.

           Un’esperienza, quella di giovedì 19 Ottobre alla libreria Pagina Dodici, che ha permesso di portare una nuova prospettiva su un tema così dibattuto fino agli albori dell’umanità: l’amore.       .

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