Cominciamo a pensare sia lo Zecchino d’oro (anche se di oro c’è ben poco) sotto mentite spoglie visto l’embargo di bambini portati sul palco. Selvaggia Lucarelli servirebbe come il pane come co conduttrice per dare un po’ di pepe.
Clara – Febbre
Non so che faccio qui. Guarda ce lo chiediamo anche noi dall’anno scorso. Andrebbe bene al massimo per cantare la sigla di qualche fiction Rai. La E chiusa non si può proprio sentire. Voto: 4.5
Brunori Sas – L’albero delle noci
In un festival dove tutti hanno l’albero genealogico di autori, lui fa tutto da solo. Noci comprese. Al secondo ascolto il pezzo risulta ancora più piacevole, lui ricorda De Gregori il che ti porta in un’altra dimensione. Voto: 8
Sarah Toscano – Amarcord
Ha presenza scenica e una bella voce ma non basta. Sicuramente in crescita ma le manca ancora quella sicurezza e convinzione per sbocciare definitivamente. Notevoli i leggings rosa e brillantinati, a 19 anni si può. Voto: 5.5
Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore
C’è una canzone sanremese conservatrice che resiste. Lui se ne fa portatore e paladino, peccato che non siamo più negli anni che furono. Voto: 4.5
Joan Thiele – Eco
Che bello quando la musica non ha nulla di commerciale. Lei scrive e canta divinamente, oltre a suonare. Vogliamo parlare dell’outfit ?Strepitoso anche quello. Voto: 8.5
Shablo (Guè, Joshua e Tormento) – La mia parola
C’è poco da fare, hanno sfornato una hit che nel mare calmo di questo Festival sembra il carnevale di Rio. Non era facile mettere insieme console, coro gospel e tre rapper di varie generazioni. La loro street song è il vero atto rivoluzionario di questo Sanremo. Voto: 8
Noemi – Se t’innamori
Che le vuoi dire fa sempre la sua figura, Una delle canzoni più spesse di questo Festival, per una delle voci più riconoscibili. E’ sempre un piacere ascoltarla. Voto: 7
Olly – Balorda nostalgia
La sua nostalgia non sarà Celeste o Canaglia ma per la vittoria c’è anche lui. Tira fuori la canzone da dentro e ti trascina con sé. Standing ovation meritata. Voto: 8
Coma Cose – Cuoricini
Perfetti per San..Valentino. Mescolano ironici cliché e sorprendenti verità. Il ritornello entra in testa e non ti esce più. Non sarà Fiamme negli occhi ma è già un tormentone. Voto: 7
Moda – Non ti dimentico
Il problema non è tanto loro, ma il pop rock che non funziona più. Non ti dimentico, noi si Kekko perdonaci. Si fanno notare solo perché coordinati in rosa fluo .Voto: 4.5
Tony Effe – Damme ‘na mano
Un’esibizione che buca lo schermo. Nel senso che lo manda in frantumi. Interpretazione sciatta e ritmo da pensionato, una vera indecenza. Da tamarro qual è mette in bella mostra i tatuaggi con tanto di catena e mutande in bella vista. Voto: 3
Irama – Lentamente
Già il titolo stride con il ritmo serrato delle serate, con il look non se ne esce proprio. Sorvoliamo sull’esibizione. Voto: 5
Francesco Gabbani – Viva la vita
Non c’è ne voglia il pur sempre bravo Gabbani, ma il pezzo non sembra essere cucito su di lui. Il suo palmares già ricco, due volte vincitore e un secondo posto, probabilmente resterà Tale e quale.Voto: 5.5
Gaia – Chiamo io chiami tu
Molto meglio rispetto alla prima esibizione. Forse il vero plus sono il ritornello e il balletto perché la voce di Gaia non esce fuori però lei è sciolta. Voto: 6.5
Carlo Conti: rumors non confermati mormorano di un interessamento di Trenitalia per averlo come AD. Sarebbe la svolta per un intero paese. Amadeus uscì dall’Ariston per ballare il Qua Qua con John Travolta, lui per intervistare i ragazzi di Mare Fuori alla 30esima ospitata. Come se non bastasse ricorda a Miriam Leone e Ermal Meta di essere diventati genitori. Mannaggia a tutto Voto 4
Katia Follesa: Meno male che c’è lei a tenere viva la serata Voto: 7
Edoardo Bennato: Se fosse in gara farebbe ancora le scarpe a molti. Bisognerebbe prendere spunto da quelli come lui, le sue non Sono solo canzonette ma poesie. Tre strumenti suonati in contemporanea, pochi altri ci riescono. Eterno. Voto: 7.5