La serata dei duetti si conferma la più interessante alternando cose belle e cose che sfiorano l’imbarazzo. Alla fine a portarsi a casa l’orribile disco di vetro colorato, sono la coppia Giorgia – Annalisa nonostante ci fossero esibizioni migliori.
Rose Villain con Chiello – Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti
Si guardano tutto il tempo però l’esibizione è troppo scolastica. Certi classici sono intoccabili ma loro non lo sanno e lo rovinano. Voto: 5
Modà con Francesco Renga – Angelo di Francesco Renga
Due delle voci più potenti del panorama musicale italiano a confronto con la canzone vincitrice del 2005. I Modà avevano la possibilità di riscattarsi e per la verità non cantano nemmeno troppo male. Ma il livello era talmente alto che Angelo diventa un buon esercizio di stile. Voto: 5.5
Clara con Il Volo – The sound of silence di Simon & Garfunkel
Clara e Il Volo fanno esattamente tutto ciò che non va fatto cantando Simon & Garfunkel. Speravamo nel “suono del silenzio”, purtroppo non è stato così. Voto 4.5
Noemi e Tony Effe – Tutto il resto è noia di Franco Califano
Post muto
Francesca Michielin e Rkomi – La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini
Sembrano la coppia di fidanzati della classe alla recita di fine anno. Esibizione troppo sbilanciata lato lei che avrebbe anche potuto scegliersi un altro compagno di viaggio, invece di Rkomi che affossa il brano cantando in corsivo. Voto: 5
Lucio Corsi con Topo Gigio – Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno
Sanremo non sanremando poi arrivano loro. Lucio porta Gigio, e già questo dovrebbe farci capire quanto sia geniale, in più sceglie la canzone più difficile di tutte. Ne viene fuori un momento intenso, poetico e spettacolare. Una roba da avanspettacolo di livello assoluto. Voto: 10
Serena Brancale con Alessandra Amoroso – If I ain’t got you di Alicia Keys
Due voci pazzesche ha confronto con un mostro sacro come Alicia Keys. L’interpretazione regge e la classifica non le rende giustizia, avrebbero quantomeno meritato le prime dieci posizioni. Voto: 9
Irama con Arisa – Say something degli A Great Big World con Christina Aguilera
Se porti Arisa sul palco il successo è assicurato. Azzeccata anche la scelta del pezzo, che due voci come le loro sublimano. Rimane il dubbio che a tratti lui la sovrastasse, poco importa visto il risultato. Voto: 7
Gaia con Toquinho – La voglia, la pazzia di Ornella Vanoni
Con Toquinho al suo fianco, Gaia fa capire quanto sia talentuosa e come il suo essere metà brasiliana sia parte della sua cifra stilistica. Voto: 7.5
The Kolors con Sal Da Vinci – Rossetto e caffè di Sal Da Vinci
Potevano approfittare della serata per fare qualcosa di vagamente diverso da un tormentone. Ma evidentemente la loro dipendenza da cassa dritta li porta ad una scelta paraculata che sa da gioco caffè nei villaggi e poco da rossetto a San Valentino. Voto: 5
Marcella Bella con i Twin Violins – L’emozione non ha voce di Adriano Celentano
Certo cantata da Celentano è un’altra cosa, lei però si disimpegna bene. Bello l’omaggio al fratello Gianni autore di questo capolavoro, anche se viene poco aiutata dai due menestrelli di corte. La vera performance però rimane al fantasanremo dove sta facendo sfracelli. Voto 6.5
Rocco Hunt con Clementino – Yes I know my way di Pino Daniele
Emozionante il momento con la voce di Pino Daniele, Rocco e Clementino perfetti insieme e su questo brano, Voto: 7.5
Francesco Gabbani con Tricarico – Io sono Francesco di Tricarico
Tricarico in pratica rinuncia al canto ma sentirlo pronunciare “Puttana puttana puttana la maestra” sfidando il politically correct di questo Festival vale il prezzo del biglietto. Voto 6
Giorgia con Annalisa – Skyfall di Adele
Viene premiato il trionfo di voci più che l’esibizione in sé. Oggettivamente Skyfall può cantarla solo Adele, il risultato è una versione da Karaoke. Voto: 7.5
Simone Cristicchi con Amara – La cura di Franco Battiato
Cristicchi e consorte riescono a dare una chiave nuova e interessante ad un brano dal peso specifico non indifferente ma che hanno in repertorio. Il trasporto si è visto e sentito tutto. Voto: 7
Sarah Toscano con gli Ofenbach – Overdrive degli Ofenbach con Norma Jean Martine
Portando questo brano di dance francese dimostra una grande personalità, che molti altri suoi colleghi non hanno avuto. Si diverte e fa tutto con estrema classe e carica. Voto: 7.5
Coma_Cose con Johnson Righeira – L’estate sta finendo dei Righeira
Arrangiamento moderno con Fausto al piano, California ha una delle voci femminili più belle, poi entra quel mito di Johnson Righeira e si balla. Sanremo sta finendo è un tocco di classe. Semplicemente irresistibili. Voto: 8
Joan Thiele con Frah Quintale – Che cosa c’è di Gino Paoli
Lei sempre di gran classe, Frah Quintale fa il suo e insieme si ben sposano. Cantano senza strafare, senza voler ricalcare l’originale, con carisma e rispetto. E la portano a casa. Voto: 7
Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band – Il pescatore di Fabrizio De André
Gioca in casa però questa volta il concittadino Bresh fa nettamente meglio nonostante il jolly Goran Bregovic rende divertente qualsiasi cosa. Ma se fai De Andrè con il figlio allora hai già vinto in partenza nonostante Il pescatore faccia cantare chiunque. Voto 7
Achille Lauro e Elodie – A mano a mano di Riccardo Cocciante e “Folle città” di Loredana Bertè
I due insieme avrebbero dovuto mettere in risalto la loro romanità invece sembra più un’accozzaglia con due brani che in comune hanno solo due vocali. Di certo è la migliore esibizione di Elodie a questo Festival, mentre Achille torna quello prima maniera. Facendo una media il voto è 6.5.
Massimo Ranieri con i Neri per caso – Quando di Pino Daniele
L’accoppiata è di qualità, la performance meno. Voto: 6
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – Un tempo piccolo di Franco Califano
Tony prendi appunti da Federico Zampaglione come si fa Califano. Potremmo rinominarlo il trio delle meraviglie: la voce pulita di Ditonellepiaga, Willie che rinuncia alle barre e i Tiromancino Voto. 8
Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino – L’anno che verrà di Lucio Dalla
Che bello risentire questa canzone, in versione acuta per altro, e bravi a dedicare la canzone al “Caro amico” Paolo Benvegnù. Voto: 9
Fedez con Marco Masini – Bella stronza di Marco Masini
Tutto un casino per nulla, perché alla fine di censurato non c’è nulla per fortuna. Anzi Fedez, che sa scrivere, aggiunge le sue strofe aggiungendo rabbia e pathos. Masini ha una voce potente e carismatica, tutto è bene quel finisce bene. Voto: 7
Bresh con Cristiano De André – Creuza de mä di Fabrizio De André
Peccato che si esibisca per ultimo e i problemi tecnici lo facciano cantare tre volte perché è uno dei migliori di serata. Stavolta la “Lanterna” la porta a casa lui. Voto 8.5
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – Amor de mi vida dei Sottotono e Aspettando il sole di Neffa
Ancora non si capisce perché Neffa sia così sottovalutato. Loro bissano le grandi esibizioni precedenti. Viene da chiedersi chi vota che criteri prenda in considerazione perché non vederli in top ten è sacrilego. Voto 10
Mahmood: Un po’ Gianni Sperti degli anni migliori, un po’ Gabriel Garko. Il medley accende l’Ariston, ci sa fare anche come co – conduttore. Voto: 7
Geppi Cucciari: Professionista di alto livello, suggerisco metterla presenza fissa l’anno prossimo. Non è solo che fa ridere, è con quali tempi. Prende per i fondelli praticamente tutto e tutti senza cadere nello scadente. Masterclass Voto: 9