Ritagli: tutti gli amati sketch televisivi pt.3

Ritagli : tutti gli amati sketch televisivi

A cura di: Giovanni Castelletti

Terza Serata: Anche meno

Sembra di essere tornati alla prima serata. Questo viene messo in chiaro sin da subito.

Un’inaspettata involuzione nel dipartimento ritagli, infatti Conti riprende saldamente in mano le redini degli intermezzi dando priorità all’ordine prefissato in scaletta. Il conduttore e direttore artistico si fa garante delle dure leggi dei tempi televisivi. Di conseguenza gli sketch si fanno più radi e l’improvvisazione è ridotta al minimo.

In compenso viene riservato spazio all’unica ospite che ha veramente funzionato finora, Katia Follesa, regina indiscussa dei ritagli della terza serata di Sanremo 2025.

Devo ringraziare Carlo per avermi voluto in questa edizione dove ci sono più conduttori che cantanti“.

Katia Follesa

Minaccia di lanciarsi dalle scale su un bob, allude alla rapidità di Carlo Conti anche al di fuori del Festival – chiamando in causa la moglie del conduttore – e promette di non devolvere il cachet della serata in beneficenza, tutto in meno di cinque minuti e condito dalla sua disinvolta autoironia.

Sanremo ha la sua linea comica.

Ritaglio numero 2: Ho un sogno. Carlo, invitami all’Ariston

Quello di Samuele Parodi non rientra nei canoni di ritaglio propriamente detto. Troppo organizzato, posato, un intervento studiato a tavolino con l’intento di alleggerire la trasmissione, sì, ma con troppa sostanza per rientrare nella categoria.

Eppure merita una menzione perché fa emergere un trend nella direzione artistica di questo Festivali giovanissimi ospiti.

L’enciclopedia vivente di Sanremo, classe 2013, rappresenta nel modo più esplicito uno dei fini di questa conduzione: lo svecchiamento forzato del programma. La presentazione di una prova vivente che anche i giovanissimi si appassionano a Sanremo.

È proprio l’anima tradizionalista del Festival a chiamare i ragazzi, e dunque va tutelata negando cambiamenti che oltrepassino la patina di superficie, le schede di presentazione dei cantanti e i braccialetti con le lucine.

Esibire il giovane Samuele Parodi e il suo innato talento mnemonico non è solo spettacolo. È una dichiarazione di guerra da parte della Rai a tutto ciò che è nuovo, è la prova che finché Sanremo sarà sul canale numero 1 una vera rivoluzione culturale nel Festival della canzone popolare Italiana non ci sarà mai.

Ritaglio numero 3: Vabbè un bacino

Katia Follesa in abito da sposa: il ritaglio virale di questa serata e probabilmente uno dei più postati di Sanremo 2025.

Uno sketch d’impatto, dal vociare fuori campo in inglese maccheronico della comica al cartello che cita il film Sposerò Simon Le Bon – cartello peraltro quasi subito rifilato a Carlo -.

Il bacio al frontman dei Duran Duran e il lancio del bouquet in platea a chiudere il tutto: giusto il tempo per ripulire il palco.

Insomma, l’esempio perfetto di ritaglio sanremese. Da standing ovation.

Ho saputo che il tuo regalo di nozze per me e Simon è stato devolvere il tuo cachet interamente a noi“.

Katia Follesa

Apprezzabile anche la continuazione del bit nel seguente spazietto tra un lancio e l’altro: la sensibilità di una professionista della risata.

Le altre due co conduttrici, Miriam Leone ed Elettra Lamborghini si limitano quasi esclusivamente ai lanci, sempre cronometrate dal rigoroso senso della diretta di Carlo Conti. Prendono parte a siparietti comici solo quando affiancate da Katia, che però mai le sovrasta.

Seconda serata a ritmo serrato: l’ultimo sketch trova spazio solo dopo l’ultima esibizione e vede il ritorno della “deficienza artificiale“, già conosciuta durante il secondo giorno del Festival quando decretò il più glamour in un testa a testa fra Cristiano Malgioglio e Bianca Balti. Lascio che recuperiate la puntata per scoprirne l’esito.

– il tuo uomo ideale in tre parole? – Simon. Le. Bon.

Carlo e Katia durante il test sull’uomo ideale.

Stasera questo strumento ultra tecnologico e assolutamente non arbitrario determinerà l’uomo ideale delle tre co-conduttrici basandosi su domande sospettosamente generiche. Al termine del questionario la risposta è immediata.

Il maxi schermo si accende, l’esito è certo:

Carlo Conti è l’uomo perfetto.

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