Di Viola Parisatto
Di recente sono andata a Torino, una città culturalmente molto attiva, quindi ho colto l’occasione per andare a visitare due mostre che termineranno all’inizio di marzo: Berthe Morisot. Pittrice impressionista. e Banksy & Friends – Storie di artisti ribelli.
Parto con la descrizione di alcuni dipinti esposti nella mostra riguardante la pittrice francese Berthe Morisot, celebre soprattutto per essere l’unica artista donna impressionista di spicco. Morisot, nata nel gennaio del 1841 e morta nel marzo del 1895, è diventata famosa anche grazie a Eugène Manet che sposò nel 1875 e da cui ebbe una figlia, Eugénie Julie.
Nel 1875, subito dopo le nozze, Berthe e Eugène Manet andarono in Inghilterra, nell’isola di Wight. Nell’immagine sottostante, Eugène Manet all’isola di Wight, vediamo Manet alla finestra del cottage, dove risiedeva la coppia, con lo sguardo rivolto verso il mare. La pittrice crea un’opera dominata dal sentimento di affetto provato nei confronti del marito e, con il verde della vegetazione circostante, riesce a creare un legame tra la stanza e lo spazio esterno animato dallo sfondo del porto.

Nel 1881, Julie, alla tenera età di 3 anni, viene ritratta al fianco del padre sulla tela Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival. La scena si svolge all’aperto nel giardino, pieno di vegetazione floreale, dell’amena località dell’Île-de-France, molto frequentata in quegli anni. Nell’opera, la pittrice impressionista sperimenta la dimensione familiare rappresentando i due personaggi che giocano assieme, seduti su una panchina.

“Non credo ci sia mai stato un uomo che abbia trattato una donna alla pari, e questo è tutto ciò che chiedo, perché conosco il mio valore.”
Berthe Morisot
Morisot, come suggerisce la citazione, dedica molto spazio alle immagini di donne, immortalandole nell’ufficialità di attività sociali e contesti pubblici così come nel sereno abbandono e nell’intimità della sfera personale delle loro vite. Donna con ventaglio (Al ballo), risalente al 1875, raffigura con sensibilità, fascino e delicatezza, una modella in abito da sera che tiene in mano un grande ventaglio, alle cui spalle vi è una composizione floreale. La scena, di gusto settecentesco, ricorda come l’interesse per il XVIII secolo francese venga riaffermato nel periodo impressionista.

Le opere che ho appena descritto sono tutte oli su tele ma è bene sottolineare che Berthe Morisot nell’arco della sua intera carriera si è dedicata molto anche alle opere su carta (acquerelli, pastelli e disegni) facendole assumere un valore molto importante. Infatti, studiando tali creazioni, si riesce a comprendere meglio il metodo di lavoro della pittrice e l’evoluzione del suo stile col passare degli anni. Un fatto interessante e particolare della pittura di Morisot sta nella capacità di creare un’atmosfera fresca e vibrante anche attraverso l’applicazione nei dipinti di un tocco leggero, solitamente riservato agli acquerelli. Berthe Morisot capisce subito quanto la tecnica dell’acquerello sia adatta alla rappresentazione di figure en plein air, basti vedere Bambina seduta nell’erba.

La seconda mostra che vi consiglio di andare a visitare, Banksy & Friends – Storie di artisti ribelli, è tutt’altro rispetto a quella che vede come protagonista Berthe Morisot. Qui sono esposte opere di Banksy e di altri venti artisti contemporanei: Accardi, Bolin, Casagranda, Hirst, Jago, John Blond, KAWS, LaChapelle, Laurina Paperina, MaPo, MrBrainwash, Murakami, Obey, Ozmo, Petrucci, Pope, Rizek, Rotella, TVBOY e Veneziano. I dipinti e le sculture in mostra sono innumerevoli, motivo per cui mi soffermerò ad analizzare quelle che mi hanno più interessata, a partire da Banksy.
Bansky, il famoso e misterioso street artist inglese, affronta le questioni più scottanti della contemporaneità con un’originalità unica. I suoi lavori, connotati dalla satira, prendono in causa temi come il terrorismo, gli abusi sul lavoro e la crisi economica. Nelle sue opere si nota il continuo ricorso alla vittimizzazione rappresentata attraverso protagonisti (spesso bambini o giovani) che incarnano l’innocenza e la vulnerabilità, suscitando una forte empatia con lo spettatore. L’artista con i suoi capolavori, caratterizzati dal proprio british humor, è riuscito a creare una sottocultura a sé stante, densa soprattutto di dichiarazioni politiche, in grado di generare nuovi impatti ideali e simbolici e di provocare punti di vista alternativi. Sales ends today, l’opera che più mi ha colpita, mostra proprio il concetto della crisi economica e della vittimizzazione riuscendo a coinvolgermi nella situazione in cui il mondo versa oggi.

Lo street artist TVBOY, come Banksy, ha un’identità segreta che trasmette al pubblico un senso di mistero e fascino alle sue opere lasciandole parlare da sole, senza essere influenzate dalla personalità dell’artista. L’obiettivo che si pone TVBOY è il suscitare emozioni e stimolare il pensiero critico sfidando le convenzioni. L’artista reinventa icone pop e personaggi storici trasformandoli in figure che riescono a mettere in discussione le narrazioni dominanti ed è proprio questo reinventare, uno degli aspetti che più distinguono la sua arte. La sua capacità di creare un dialogo tra passato e presente invita gli spettatori a riflettere sulle modalità con cui la storia e la cultura influenzino la nostra percezione del mondo. The Fast Supper, mescolando uno dei capolavori assoluti dell’arte rinascimentale con il mondo contemporaneo, è un chiaro esempio del dialogo passato-presente.

Passiamo ora all’artista cinese Liu Bolin, noto come “l’uomo invisibile” dell’arte contemporanea. Bolin, contrario al governo cinese, ha trasformato la sua protesta silenziosa in una forma d’arte. Il concetto della sua arte si basa sull’invisibilità resa come forma di protesta e di riflessione sulla condizione umana. Hiding in the City, iniziata esattamente vent’anni fa, è la sua serie più celebre che lo vede camuffarsi all’interno di scenari urbani e culturali significativi. Attraverso un processo di body-painting, che può richiedere fino a dieci ore, Bolin si fonde completamente con lo spazio, diventando una presenza-assenza e sfidando lo spettatore alla sua ricerca. La sparizione fisica è una metafora della condizione umana contemporanea: l’individuo che scompare nella società di massa, schiacciato dal peso del progresso economico e dell’omologazione culturale. I temi della sua arte sono l’alienazione, l’identità perduta e la resistenza silenziosa che si estende anche al di fuori della Cina realizzando performance-fotografiche in luoghi iconici di tutto il mondo, come vediamo in Hiding in Italy, Colosseo n. 1.

In mostra, nella prima sala, sono esposti gli iconici personaggi del famoso KAWS caratterizzati dagli inconfondibili occhi a X. Con il tempo, i suoi Art Toy sono diventati simboli universali che attraversano il mondo dell’arte, della moda e della cultura popolare. Le opere dell’artista americano KAWS raggiungono quotazioni milionarie nelle aste internazionali anche grazie alla sua capacità di tessere collaborazioni con brand come Dior, Supreme, Nike e persino con i cereali per la colazione Reese’s Puffs. La sua arte è guidata da una propria necessità interiore di comunicare e creare, non dal desiderio di provocare reazioni nel pubblico. KAWS è un nuovo modello di artista contemporaneo: ridefinisce il ruolo stesso dell’artista nel XXI secolo dimostrando che si può essere popolari e profondi, commerciali e autentici. Nella sua arte non vi è una distinzione tra arte commerciale e fine art lasciando spazio così alla creatività senza confini: accessibile a tutti ma al contempo fedele alla visione originale.

Concludo con Takashi Murakami, un artista giapponese visionario e rivoluzionario che, con le sue opere, è stato in grado di creare un ponte unico tra la tradizione giapponese e la cultura pop globale. La sua estetica kawaii, caratterizzata da colori vivaci, si fonde con riferimenti alla storia dell’arte giapponese creando uno stile unico detto “Superflat” che si rivede chiaramente nell’opera Flowers. Anche lui, come KAWS, ha collaborato con brand, ad esempio Louis Vuitton, dimostrando come l’arte possa attraversare confini e generi costruendo un nuovo linguaggio visivo universale. I suoi lavori vanno dalla pittura alla scultura spaziando anche nel mondo dell’animazione e della moda ma rimanendo sempre fedele alle peculiarità della sua arte.

Mostra Berthe Morisot. Pittrice impressionista.
Periodo espositivo: 16 ottobre 2024 – 9 marzo 2025
Sede: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Via Magenta, 11)
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso.
Mostra Banksy & Friends – Storie di artisti ribelli
Periodo espositivo: 15 novembre 2024 – 2 marzo 2025
Sede: Promotrice delle Belle Arti Torino (Viale Diego Balsamo Crivelli, 11)
Orari: da martedì a giovedì dalle 10 alle 18; venerdì e sabato dalle 10 alle 20; domenica e festivi dalle 10 alle 19; lunedì chiuso.